C’era una volta una fata madrina che amava fare lunghe passeggiate nella montagna, in una foresta incantata. Un giorno, mentre stava camminando, vide una bella fata che volteggiava tra i rami di un albero. La fata madrina si avvicinò curiosa e vide che la fata stava insegnando ad una bambina a conoscere i colori.
“Che cos’è quel che stai facendo?”, chiese la fata madrina.
La fata si voltò e rispose: “Sto insegnando a questa ragazza a conoscere i colori. Si chiama Viola”.
La fata madrina si avvicinò alla bambina e le disse: “Ciao, Viola. Ho sentito che stai imparando i colori. Forse posso aiutarti in qualche modo”.
Viola annuì e sorrise. Poi, la fata madrina iniziò a spiegare a Viola i vari colori. Iniziò con il blu, quindi le parole con cui descriverlo: “Blu come il cielo”. Poi continuò con il giallo, quindi le parole con cui descriverlo: “Giallo come il sole”. E così via per tutti i colori.
Mentre parlavano, la fata madrina notò che Viola stava imparando rapidamente. E dopo un po’, la bambina riuscì a ricordare tutti i colori.
La fata Madrina non poteva essere più orgogliosa e felice. E come ricompensa, diede a Viola una piccola pietra blu, come simbolo della sua conoscenza dei colori.
Viola fu felice di questo dono e da allora, ogni volta che guardava il suo gioiello, ricordava tutti i colori che aveva imparato. La fata madrina, dal canto suo, aveva imparato una grande lezione: niente è impossibile, anche quando si tratta di imparare.
Da allora, la fata madrina, ogni volta che andava nella montagna, insegnava a tutti i bambini che incontrava, i colori. E loro erano molto felici di imparare da lei.