Alice nel paese delle meraviglie

“Alice nel Paese delle Meraviglie” è una delle fiabe più celebri della letteratura mondiale, scritta da Lewis Carroll. Questa storia racconta l’incredibile viaggio di una bambina di nome Alice, che cade in una tana di coniglio e si ritrova in un mondo bizzarro e surreale, popolato da creature straordinarie e situazioni paradossali.

La fiaba esplora temi come la curiosità, la crescita e l’identità, mostrando come il viaggio di Alice sia anche una metafora della scoperta di sé e del passaggio dall’infanzia all’età adulta. Attraverso una narrazione ricca di dettagli e situazioni straordinarie, questa versione approfondita trasporterà i lettori in un regno di meraviglie e assurdità.

Alice nel Paese delle Meraviglie

In un caldo pomeriggio d’estate, Alice sedeva con la sorella su un prato, annoiata e assonnata.

All’improvviso, vide un coniglio bianco che correva in tutta fretta.

«Oh cielo, è tardi! È tardi!» diceva il coniglio, tirando fuori un orologio da tasca e scappando in un buco nel terreno.

Alice, incuriosita, decise di seguirlo e si tuffò nella tana del coniglio.

La caduta nella tana del coniglio

Non appena entrò, si ritrovò a cadere giù, giù e ancora giù, in un tunnel senza fine.

Mentre cadeva, notò scaffali pieni di libri, quadri, orologi e oggetti strani.

Dopo un lungo volo, atterrò dolcemente in una stanza misteriosa, con tante porte di dimensioni diverse.

Al centro della stanza c’era un piccolo tavolo di vetro, su cui poggiava una bottiglietta con l’etichetta:

«Bevimi».

Alice cambia dimensione

Senza pensarci troppo, Alice bevve il liquido e iniziò a rimpicciolirsi, fino a diventare alta pochi centimetri.

Ora poteva passare attraverso la porticina più piccola, ma si accorse che la chiave era rimasta sul tavolo, troppo in alto per lei!

Poco dopo, trovò un biscotto con scritto:

«Mangiami».

Appena lo assaggiò, crebbe tantissimo, diventando più alta della stanza!

«Oh no! Ora sono troppo grande!» esclamò disperata.

Dopo vari tentativi e nuove trasformazioni, riuscì finalmente a raggiungere la porta giusta e a entrare nel Paese delle Meraviglie.

Gli incontri straordinari

Non appena entrò in quel mondo bizzarro, Alice incontrò creature strane e incredibili:

  • Il Brucaliffo, una larva blu che fumava un narghilè e le parlava per enigmi.
  • Lo Stregatto, un gatto misterioso che compariva e scompariva, lasciando solo il suo sorriso.
  • Il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina, che la invitarono a una follissima festa del tè, dove il tempo sembrava fermo e tutto era assurdo.

Alice si meravigliava di tutto ciò che vedeva, ma spesso non riusciva a capire le regole di quel mondo strano.

L’incontro con la Regina di Cuori

Proseguendo il suo viaggio, Alice arrivò al giardino della Regina di Cuori, dove soldati a forma di carte da gioco dipingevano di rosso le rose bianche.

La Regina era terribile e capricciosa e urlava in continuazione:

«Tagliatele la testa!»

Alice, però, non si lasciò intimidire e partecipò a una strana partita a croquet, usando fenicotteri come mazze e porcospini come palline.

Il processo e il risveglio

Alla fine, Alice si trovò coinvolta in un processo assurdo, dove la Regina voleva condannare qualcuno senza alcuna prova.

Quando la situazione divenne sempre più folle, Alice capì che tutto era solo un sogno e si svegliò nel prato, accanto alla sorella.

Il Paese delle Meraviglie era svanito, ma Alice sapeva che non lo avrebbe mai dimenticato.

Morale della favola

Questa fiaba ci insegna che la curiosità è la chiave per scoprire il mondo, ma bisogna sempre avere spirito critico e fiducia in se stessi.

Alice ha imparato che crescere non significa solo diventare grandi, ma anche capire chi si è veramente.

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