Ci sono racconti antichi che spiegano fenomeni naturali con un tocco di magia e tradizione. “I giorni della Merla” è una delle leggende più conosciute della cultura popolare italiana, che racconta il motivo per cui gli ultimi giorni di gennaio sono i più freddi dell’anno. Questa favola, perfetta da raccontare ai bambini nelle fredde serate invernali, insegna il valore dell’astuzia e della resilienza di fronte alle difficoltà.
I giorni della Merla
Tanto tempo fa, in un inverno gelido e rigido, viveva una merla dal piumaggio candido come la neve. Insieme ai suoi tre piccoli, abitava su un albero vicino a un grande fiume. Ogni giorno volava in cerca di cibo per nutrire i suoi piccoli, ma il freddo e la neve rendevano tutto più difficile.
Gennaio, il mese più freddo dell’anno, era anche molto dispettoso. Amava soffiare venti gelidi e coprire la terra di neve, rendendo la vita dura a tutti gli animali. La merla, però, sapeva come cavarsela: conosceva ogni angolo del bosco e ogni nascondiglio dove trovare qualche semino o briciola di pane dimenticata dagli uomini.
Ma Gennaio, che si divertiva a metterla alla prova, la osservava dall’alto e, ogni volta che la merla usciva in cerca di cibo, faceva cadere neve e ghiaccio per renderle il compito più difficile.
Un giorno, stanca di quei continui dispetti, la merla ebbe un’idea: “Vedremo chi è più furbo, se tu o io!” pensò.
Alla fine di gennaio, quando ormai mancavano solo pochi giorni alla fine del mese, la merla raccolse tutto il cibo che poteva trovare e si rifugiò con i suoi piccoli dentro un vecchio camino abbandonato.
Lì dentro, il freddo non poteva raggiungerli e, mentre fuori infuriavano il gelo e la tempesta, loro si scaldavano con il calore della cenere rimasta nel camino. Passarono tre giorni al sicuro, mentre il vento ululava e la neve cadeva senza sosta.
Quando finalmente il sole tornò a splendere e la merla uscì dal camino, scoprì qualcosa di sorprendente: le sue piume, che un tempo erano bianche come la neve, erano diventate completamente nere a causa della fuliggine!
Gennaio, vedendo che la merla era riuscita a superare il suo gelo con astuzia, smise di tormentarla. Ma da quel giorno, tutti gli uccelli della sua specie nacquero con il piumaggio nero, come ricordo di quella sfida vinta con intelligenza e determinazione.
E così, da quel momento, gli ultimi tre giorni di gennaio furono chiamati “i giorni della Merla”, perché si dice che se in quei giorni farà molto freddo, la primavera sarà calda e generosa, mentre se saranno miti, l’inverno continuerà ancora a lungo.
Morale della favola
L’astuzia e la determinazione possono aiutarci a superare anche le prove più difficili. Non sempre la forza è la soluzione migliore: a volte, è il saper adattarsi alle situazioni che ci permette di vincere le sfide della vita.