Tra le fiabe più affascinanti e intramontabili, “La Bella e la Bestia” racconta la storia di un amore che va oltre le apparenze e insegna il valore della gentilezza, della pazienza e della capacità di guardare oltre ciò che si vede in superficie. Questa storia, ricca di emozioni e magia, è un viaggio straordinario tra incantesimi, castelli fatati e il potere trasformativo del vero amore.
Attraverso una narrazione dettagliata e coinvolgente, questa fiaba farà immergere i lettori in un mondo di misteri, sentimenti profondi e insegnamenti preziosi per grandi e piccoli.
La Bella e la Bestia
C’era una volta un ricco mercante che viveva in una grande città con le sue tre figlie. Le due maggiori erano superbe e vanitose, sempre alla ricerca di gioielli e vestiti eleganti. La più giovane, invece, era gentile, intelligente e dotata di una bellezza straordinaria. Per questo, tutti la chiamavano semplicemente Bella.
Bella non si curava di abiti lussuosi o ricchezze, preferiva leggere libri, passeggiare tra i campi e aiutare chiunque ne avesse bisogno.
Un giorno, il mercante perse tutte le sue ricchezze a causa di una tempesta che distrusse le sue navi cariche di merci preziose. Fu costretto a vendere la sua casa e a trasferirsi con le figlie in una piccola fattoria di campagna.
Le due sorelle maggiori si lamentavano in continuazione per la loro nuova vita di povertà, ma Bella non si scoraggiò mai e aiutò il padre nei lavori della fattoria con grande umiltà.
La rosa nel castello misterioso
Dopo alcuni anni, giunse la notizia che una delle navi del mercante, creduta dispersa, era tornata al porto. Felice, l’uomo partì subito per recuperare le sue ricchezze.
Le due figlie maggiori gli chiesero di portare loro vestiti e gioielli. Bella, invece, disse:
«Padre, io non voglio nulla, se non una semplice rosa.»
Purtroppo, quando il mercante arrivò al porto, scoprì che i creditori avevano già reclamato la nave e non gli era rimasto nulla. Triste e senza denaro, si mise sulla via del ritorno.
Durante il viaggio, si smarrì in una foresta fitta e nebbiosa. Vagò per ore, finché non scorse un castello misterioso.
Il portone era aperto e il mercante, spinto dalla fame e dal freddo, entrò. Con sua grande sorpresa, trovò una tavola riccamente imbandita, come se qualcuno lo stesse aspettando.
Dopo aver mangiato e riposato, il mercante attraversò i magnifici giardini del castello e vide un bellissimo cespuglio di rose rosse.
Pensando a Bella, ne colse una.
Ma non appena lo fece, un ruggito spaventoso risuonò nell’aria.
Una creatura gigantesca emerse dall’ombra: era una Bestia dalla figura imponente, con artigli affilati e occhi penetranti.
«Come osi rubare le mie rose?!» ruggì la Bestia. «Per questo gesto, dovrai morire!»
Terrorizzato, il mercante supplicò la Bestia di lasciarlo andare e gli spiegò che la rosa era per sua figlia.
La Bestia rimase in silenzio, poi disse:
«Ti concederò la vita, ma solo se una delle tue figlie verrà qui volontariamente al posto tuo.»
Senza alternative, il mercante accettò e tornò a casa con il cuore pesante.
L’arrivo di Bella al castello
Quando Bella seppe cosa era accaduto, senza esitazione si offrì di prendere il posto del padre.
«Io ho chiesto la rosa, quindi è giusto che vada io.»
Il padre e le sorelle cercarono di dissuaderla, ma Bella era determinata. Così, il giorno dopo, si recò al castello.
La Bestia la accolse con gentilezza e le disse:
«Non ti farò alcun male. Qui avrai tutto ciò che desideri, ma non potrai mai andartene.»
All’inizio, Bella aveva paura della Bestia, ma presto si accorse che non era crudele come sembrava.
Ogni sera, cenavano insieme e parlavano per ore. La Bestia non era solo un mostro dall’aspetto spaventoso: era colto, intelligente e incredibilmente generoso.
Con il tempo, Bella smise di vederlo come una creatura terrificante e iniziò a scoprirne il cuore gentile.
Il ritorno a casa e il dolore della Bestia
Un giorno, Bella chiese alla Bestia di lasciarla tornare a casa per vedere il padre malato.
La Bestia, pur con il cuore spezzato, le diede il permesso, ma con una condizione:
«Torna da me entro una settimana, oppure morirò di dolore.»
Bella promise e tornò alla sua famiglia. Il padre guarì velocemente, ma le due sorelle, gelose del suo aspetto radioso, cercarono di trattenerla più a lungo affinché la Bestia si convincesse di essere stata abbandonata.
Quando Bella si rese conto di aver superato la settimana, si precipitò al castello.
Ma, con orrore, trovò la Bestia distesa a terra nei giardini, debole e morente.
«Perdonami… sono tornata troppo tardi!» sussurrò tra le lacrime.
Con il cuore spezzato, Bella si inginocchiò e sussurrò:
«Io ti amo!»
All’improvviso, il cielo si illuminò e il castello si riempì di una luce dorata.
La trasformazione e il lieto fine
Sotto gli occhi increduli di Bella, la Bestia iniziò a cambiare: il corpo ingombrante si assottigliò, il pelo scomparve e il volto si fece umano.
Davanti a lei stava un bellissimo principe.
«Bella, il tuo amore ha spezzato l’incantesimo!» disse con voce dolce.
Le spiegò che, anni prima, una fata lo aveva maledetto trasformandolo in un mostro, perché era stato egoista e arrogante. Solo un amore sincero avrebbe potuto spezzare il sortilegio.
Grazie alla bontà e al cuore puro di Bella, la maledizione era finalmente finita.
Il principe e Bella si sposarono e vissero felici nel castello, portando prosperità al regno.
E il mercante? Visse con loro, circondato dall’amore della figlia e finalmente libero dalle preoccupazioni.
Le due sorelle, invece, furono punite per la loro gelosia e costrette a vivere come statue di pietra finché non avessero imparato il valore della bontà.
Morale della favola
Questa fiaba insegna che la vera bellezza non è quella esteriore, ma quella del cuore. L’apparenza può ingannare, ma chi è in grado di vedere oltre troverà la vera felicità. L’amore sincero e disinteressato ha il potere di cambiare ogni cosa e di trasformare anche il cuore più duro.