Le fiabe classiche nascondono sempre una piccola magia capace di affascinare grandi e piccini. “La Principessa sul Pisello”, scritta da Hans Christian Andersen, è una storia intramontabile che racconta l’importanza della sensibilità e della vera nobiltà d’animo. Questa favola, con la sua atmosfera fiabesca e il suo lieto fine, è perfetta per insegnare ai bambini che non è l’apparenza a definire chi siamo, ma le qualità interiori.
La Principessa sul Pisello
Tanto tempo fa, in un regno lontano, viveva un giovane principe che desiderava sposare una vera principessa. Non gli importava che fosse ricca o famosa, voleva solo qualcuno che fosse nobile non solo di sangue, ma anche di cuore e di spirito.
Così, accompagnato dal suo fedele cavallo e da un piccolo seguito, il principe viaggiò attraverso terre lontane, visitò castelli sfarzosi e incontrò molte fanciulle che si dichiaravano principesse. Ma ogni volta, per quanto fossero belle o vestissero di seta e gioielli, sentiva che mancava qualcosa.
Alcune erano troppo vanitose, altre troppo superficiali, altre ancora troppo arroganti. Nessuna sembrava possedere quella grazia e nobiltà che lui desiderava nel suo cuore.
Deluso e rassegnato, il principe tornò al suo castello, pensando che forse non avrebbe mai trovato la vera principessa dei suoi sogni.
La tempesta e l’arrivo della misteriosa ragazza
Una notte, mentre il vento ululava e la pioggia cadeva a scrosci, un forte temporale si abbatté sul regno. Tuoni e fulmini illuminavano il cielo e la pioggia trasformava le strade in fiumi di fango.
Improvvisamente, si udì un forte bussare al portone del castello.
Il re e la regina, sorpresi che qualcuno fosse in giro con quel tempaccio, ordinarono di aprire.
Davanti a loro stava una ragazza infreddolita e completamente bagnata. I suoi lunghi capelli gocciolavano, il suo vestito di seta era rovinato dalla pioggia, eppure nei suoi occhi brillava una luce fiera e gentile.
«Sono una vera principessa,» disse con voce tremante, «e il temporale mi ha colta di sorpresa durante il viaggio. Posso chiedervi ospitalità per la notte?»
Il principe la osservò con attenzione: era bellissima, ma non si lasciò ingannare dalle apparenze. Dopo tutto, molte ragazze si erano dichiarate principesse, ma nessuna lo aveva davvero convinto.
Anche la regina, che era una donna molto saggia e astuta, decise di metterla alla prova.
«Certo, mia cara,» disse con un sorriso. «Prepareremo una stanza per te.»
E mentre la fanciulla veniva accolta e servita con coperte calde e una tazza di miele caldo, la regina organizzava il suo test segreto.
La prova del pisello
Senza dire nulla a nessuno, la regina andò nella stanza che sarebbe stata assegnata alla ragazza. Fece preparare un magnifico letto con venti soffici materassi di piume e venti morbide coperte di seta. Sembrava il letto più comodo del mondo!
Ma prima che i servitori finissero di sistemarlo, la regina prese un piccolo pisello e lo posò delicatamente sotto il primo materasso, in fondo al letto.
«Se è davvero una principessa, lo sentirà,» sussurrò la regina tra sé e sé.
La mattina dopo
Il mattino seguente, quando la fanciulla si svegliò, il re e la regina la invitarono a fare colazione con loro. Il principe la guardava con curiosità, cercando di capire se fosse davvero la ragazza che aveva sempre sognato.
«Mia cara,» chiese con gentilezza la regina, «hai dormito bene?»
La ragazza abbassò gli occhi e rispose con un sorriso imbarazzato:
«Vi ringrazio per l’ospitalità, ma… non ho chiuso occhio per tutta la notte. Non capisco cosa sia successo, ma il letto era incredibilmente duro! Sentivo qualcosa di piccolo e fastidioso che mi premeva sulla schiena… sembrava un sassolino! Ho dormito malissimo.»
Appena la regina udì queste parole, si illuminò di gioia e batté le mani.
«Questa sì che è una vera principessa!» esclamò. «Solo una persona dalla sensibilità più fine e nobile avrebbe potuto sentire un piccolo pisello sotto venti materassi e venti coperte!»
Il principe, che fino a quel momento aveva osservato in silenzio, sorrise.
«Ora ne sono certo,» disse. «Sei la principessa che ho sempre cercato!»
E così, dopo aver raccontato tutta la verità, il principe chiese alla ragazza di rimanere al castello e di sposarlo.
Il lieto fine
Dopo qualche giorno di festeggiamenti, si tenne un grande matrimonio. La principessa, che oltre a essere sensibile era anche gentile e saggia, dimostrò di essere una degna futura regina. Il principe e la principessa governarono insieme con saggezza e amore, portando prosperità al regno.
E il piccolo pisello?
Fu conservato nel museo reale, come prova che solo una vera principessa avrebbe potuto sentirlo.
E così vissero felici e contenti per sempre.
Morale della favola
L’autenticità e la vera nobiltà non si riconoscono dagli abiti o dalle ricchezze, ma dalla sensibilità, dalla gentilezza e dall’animo puro. Le qualità interiori valgono più di qualsiasi apparenza.