“La Regina delle Nevi” è una fiaba scritta da Hans Christian Andersen e considerata una delle più affascinanti e profonde della letteratura per bambini. Racconta la storia di Kay e Gerda, due amici inseparabili, e di come Kay venga rapito dalla misteriosa e glaciale Regina delle Nevi.
Questa fiaba esplora temi come il potere dell’amicizia, il coraggio e il trionfo del bene sul male, mostrando come il cuore puro di Gerda riesca a spezzare l’incantesimo della Regina delle Nevi e a riportare Kay a casa.
La Regina delle Nevi
Il frammento di ghiaccio malvagio
Molto tempo fa, un mago malvagio creò uno specchio magico che aveva un potere terribile: tutto ciò che era bello e buono riflesso in esso appariva brutto e insignificante, mentre ciò che era oscuro e cattivo diventava ancora più spaventoso.
Un giorno, gli apprendisti del mago portarono lo specchio in cielo per mostrarlo agli angeli, ma lo lasciarono cadere.
Lo specchio si frantumò in milioni di schegge, e i suoi minuscoli frammenti si dispersero nel mondo, entrando negli occhi e nei cuori delle persone, facendole diventare fredde e insensibili.
Kay e Gerda
Nella stessa città vivevano due bambini, Kay e Gerda, amici fin dall’infanzia.
Passavano il tempo giocando insieme, curando le rose del giardino e raccontandosi storie.
Ma un giorno, mentre Kay passeggiava nel mercato, un frammento dello specchio maledetto si infilò nel suo occhio e un altro nel suo cuore.
Improvvisamente, Kay cambiò: divenne freddo, distaccato e crudele.
«Le rose non sono più belle, tutto è stupido!» disse a Gerda, respingendola.
Un giorno d’inverno, mentre Kay giocava sulla neve, apparve una splendida donna vestita di bianco: la Regina delle Nevi.
«Vieni con me, Kay,» sussurrò dolcemente. «Nel mio palazzo di ghiaccio, non sentirai mai più dolore.»
Kay, ormai incapace di provare emozioni, salì sulla sua slitta e partì con lei.
Quando Gerda lo cercò, Kay era sparito, e tutti pensarono che fosse morto nel fiume.
Ma Gerda rifiutò di crederci e decise di partire alla sua ricerca.
Il viaggio di Gerda
Gerda intraprese un lungo viaggio, attraversando terre magiche e incontrando creature straordinarie.
- La vecchia del giardino fiorito: una dolce signora che la ospitò, cercando di farle dimenticare Kay con fiori magici. Ma Gerda, vedendo una rosa, ricordò il suo amico e scappò.
- Il corvo parlante: che le raccontò di un principe che somigliava a Kay. Ma quando Gerda lo incontrò, si accorse che non era lui.
- La principessa generosa: che le donò vestiti nuovi e una carrozza dorata per continuare il viaggio.
- I briganti della foresta: che la rapirono, ma la figlia del capo, colpita dalla sua determinazione, la lasciò andare con una renna veloce.
Dopo molte avventure, Gerda raggiunse finalmente la terra del ghiaccio, dove si trovava il palazzo della Regina delle Nevi.
Il Palazzo di Ghiaccio e la salvezza di Kay
Kay viveva nel palazzo, immerso in un freddo eterno.
La Regina delle Nevi gli aveva dato un compito impossibile: doveva formare la parola “Eternità” con pezzi di ghiaccio.
Solo così sarebbe stato liberato.
Ma Kay, con il cuore congelato, non riusciva a ricordare nulla della sua vita passata.
Quando Gerda lo trovò, corse da lui e lo abbracciò piangendo.
Le sue lacrime calde sciolsero il ghiaccio nel cuore di Kay, e il frammento maledetto scivolò via.
Kay si mise a piangere, e le sue lacrime liberarono anche il suo occhio.
«Gerda! Ti ricordo!»
All’improvviso, il palazzo iniziò a tremare e la magia della Regina delle Nevi si infranse.
Kay completò il puzzle con la parola “Eternità” e la Regina perse il suo potere.
Il ritorno a casa
Kay e Gerda, finalmente liberi, tornarono nella loro città, mano nella mano.
Al loro ritorno, il mondo era cambiato: era di nuovo primavera, e il loro giardino era fiorito.
I due amici capirono che erano cresciuti, ma la loro amicizia era rimasta forte come sempre.
Morale della favola
Questa fiaba insegna che l’amore e la bontà possono sciogliere anche il cuore più gelido.
L’amicizia vera è più forte di qualsiasi incantesimo e chi crede nella speranza e nella perseveranza troverà sempre la strada per tornare a casa.