“La Sirenetta” è una delle fiabe più celebri di Hans Christian Andersen e racconta la storia di una giovane sirena che sacrifica tutto per amore di un principe umano.
A differenza delle versioni più moderne, la fiaba originale è più profonda e malinconica, con temi come il desiderio di appartenenza, il sacrificio e la ricerca di un’anima immortale.
Questa storia ci insegna che l’amore può spingere a compiere gesti straordinari, ma che la felicità non sempre è garantita da ciò che desideriamo di più.
La Sirenetta
Nel profondo degli oceani, dove il sole non arriva mai del tutto, viveva il re del mare con le sue sei figlie sirene.
La più giovane di loro era la più bella, con lunghi capelli color rame e una voce così melodiosa che incantava ogni creatura marina.
Ma era anche la più curiosa e sognatrice.
Desiderava più di ogni altra cosa scoprire il mondo degli esseri umani, che poteva intravedere solo da lontano, tra i relitti delle navi affondate.
Le sirene, però, non potevano salire in superficie fino al compimento dei quindici anni.
La Sirenetta attese con impazienza quel giorno, ascoltando con meraviglia i racconti delle sue sorelle che, una dopo l’altra, avevano visitato il mondo sopra le onde.
L’incontro con il principe
Finalmente, arrivò il giorno tanto atteso.
La Sirenetta nuotò fino alla superficie e rimase senza fiato davanti allo spettacolo del cielo stellato.
Poco distante, vide una grande nave, illuminata a festa: a bordo c’era un principe bellissimo, che sorrideva mentre gli uomini cantavano e brindavano in suo onore.
La Sirenetta lo osservò incantata, innamorandosi all’istante.
Ma improvvisamente, una tempesta terribile si abbatté sulla nave.
Le onde si alzarono, i fulmini squarciarono il cielo e la nave si spezzò in due.
La Sirenetta si tuffò tra i relitti e vide il principe svenuto che affondava nelle profondità.
Senza esitazione, lo prese tra le braccia e lo portò fino a riva.
Quando il sole sorse, lo lasciò sulla spiaggia vicino a un tempio, nascosta tra le onde.
Poco dopo, una giovane principessa e le sue dame trovarono il principe e lo aiutarono a riprendersi.
Lui, però, non si accorse mai di essere stato salvato dalla Sirenetta.
Col cuore spezzato, la giovane sirena si immerse di nuovo nel mare, con un solo pensiero: diventare umana e stare accanto al suo amato.
Il patto con la Strega del Mare
Disperata, la Sirenetta si recò dalla temuta Strega del Mare, chiedendole di trasformarla in umana.
La strega rise e rispose:
«Posso darti delle gambe, ma il prezzo sarà alto. Ti toglierò la voce, e ogni passo che farai sulla terraferma sarà come camminare su lame affilate.»
E poi aggiunse:
«Se il principe non si innamorerà di te e sposerà un’altra, il tuo cuore si spezzerà e ti dissolverai come schiuma sulle onde.»
La Sirenetta, senza esitazione, accettò il patto.
La strega preparò una pozione magica e la Sirenetta nuotò fino alla spiaggia, bevendola senza paura.
Appena il liquido le toccò la gola, sentì un dolore lancinante e perse i sensi.
Quando si svegliò, era sulla riva.
Aveva due gambe perfette, ma non poteva più parlare.
La vita sulla terra
Il principe trovò la Sirenetta sulla spiaggia e, colpito dalla sua straordinaria bellezza, la portò nel suo palazzo.
Lei lo seguiva ovunque, danzava per lui con una grazia straordinaria, anche se ogni passo le procurava un dolore insopportabile.
Ma il principe la considerava solo una cara amica, perché nel suo cuore era convinto che la giovane principessa che lo aveva trovato sulla spiaggia fosse la sua vera salvatrice.
La Sirenetta sapeva che il tempo stava per scadere.
E il colpo di grazia arrivò quando il principe annunciò il suo matrimonio con la principessa del tempio.
La Sirenetta si sentì svanire, sapendo che con l’alba si sarebbe trasformata in schiuma.
L’ultimo sacrificio
Le sue sorelle, che l’amavano profondamente, si recarono dalla Strega del Mare e ottennero una possibilità per salvarla:
«Prendi questo pugnale magico. Se ucciderai il principe prima dell’alba e bagnerai i tuoi piedi nel suo sangue, tornerai a essere una sirena.»
La Sirenetta, con il pugnale in mano, entrò nella stanza del principe e lo vide dormire accanto alla sua sposa.
Lo amava troppo.
Non poteva fargli del male.
All’alba, si avvicinò alla riva e si lasciò cadere tra le onde, trasformandosi in schiuma del mare.
Ma, invece di scomparire per sempre, si sentì leggera come l’aria.
Le figlie del vento la accolsero tra loro e le dissero:
«Per la tua bontà e il tuo sacrificio, ti è stata data una nuova possibilità. Potrai guadagnarti un’anima immortale facendo del bene per trecento anni.»
E così, la Sirenetta continuò a esistere nel vento, invisibile ma presente, aiutando gli uomini senza che loro la vedessero.
Morale della favola
Questa fiaba ci insegna che l’amore non è sempre ricambiato, e che a volte il sacrificio più grande è lasciare andare chi si ama.
La Sirenetta ha scelto la bontà e la generosità, dimostrando che l’amore vero è donare senza aspettarsi nulla in cambio.